Come creare un report delle campagne social media efficace

Il report social media è uno strumento essenziale per il marketing digitale: monitora l'andamento delle strategie sui social media e misura l'efficacia, mostrando i dati raccolti sui vari canali digitali. Utilizzando l'acronimo SMART per identificare gli obiettivi misurabili, trarrai vantaggio dall'analisi dei dati per definire future strategie di marketing e migliorare i risultati.

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I canali digitali in crescita costante sono essenziali per le strategie di marketing. Monitorare la performance delle campagne social è dunque fondamentale per comprendere quali contenuti abbiano maggiore successo e confrontarla con le precedenti. Dimostrare i risultati di un evento o l’andamento generale nel tempo richiede uno sforzo: redigere un report delle campagne social che sia efficace.

Il report social media: uno strumento essenziale per il marketing digitale

Il report social media è uno strumento essenziale per il marketing digitale. Consente di monitorare l’andamento delle strategie sui social media e di misurarne l’efficacia.

Il report presenta i dati raccolti sui vari canali digitali dell’azienda, come Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn. Questi dati possono essere utilizzati per comprendere:

  • Se le strategie di marketing hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.
  • Se il budget investito è stato ben speso.
  • Quali sono le esigenze del pubblico.
  • Quali sono le aree di miglioramento.

Il report social media è uno strumento prezioso per aziende e freelance. Consente di allineare gli obiettivi di business alle strategie di marketing e di prendere decisioni informate per migliorare i risultati.

Gli obiettivi di un report social media: cosa misurare e perché

Le informazioni che possono essere tratte da un report ben redatto sono molteplici, e riguardano vari spetti della gestione dell’impresa e delle strategie di marketing:

  • definire le future strategie di marketing sui social media, sfruttando i dati riassunti
  • dimostrare effettivamente qual è il ROI social media, che non è identificato solo dal numero di “like” che le pagine degli account ricevono
  • evidenziare i punti di forza e di debolezza di una campagna di marketing
  • capire quali sono le opportunità e gli elementi da migliorare nelle strategie di lungo periodo dell’impresa
  • effettuare dei confronti con i concorrenti. Analizzare ciò che fanno i competitor può essere fonte di ispirazione su cosa pubblicare e quando farlo

L’acronimo SMART per identificare gli obiettivi

SMART è un acronimo che sta per Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Time-bound. È un metodo utilizzato per definire obiettivi chiari e misurabili.

  • Specific (specifico): l’obiettivo deve essere ben definito e formulato in modo chiaro.
  • Measurable (misurabile): l’obiettivo deve essere misurabile in modo da poterne quantificare il raggiungimento.
  • Achievable (raggiungibile): l’obiettivo deve essere realistico e raggiungibile con le risorse e le competenze disponibili.
  • Relevant (rilevante): l’obiettivo deve essere rilevante per gli obiettivi generali dell’organizzazione.
  • Time-bound (basato sul tempo): l’obiettivo deve avere una scadenza definita.

L’utilizzo di obiettivi SMART è importante per diverse ragioni. Innanzitutto, aiuta a garantire che gli obiettivi siano chiari e comprensibili per tutti i soggetti coinvolti. In secondo luogo, rende più facile misurare il progresso e il successo. In terzo luogo, aumenta le probabilità di raggiungere gli obiettivi.

Ecco alcuni esempi di obiettivi SMART:

  • Specific: Aumentare le vendite del 10% entro la fine dell’anno.
  • Measurable: Aumentare il numero di follower sui social media di 10.000 entro la fine del mese.
  • Achievable: Ridurre il tempo di risposta ai clienti a 24 ore entro la fine del trimestre.
  • Relevant: Aumentare la soddisfazione dei clienti del 5% entro la fine dell’anno.
  • Time-bound: Aumentare la produttività dei dipendenti del 20% entro la fine del trimestre.

Naturalmente, gli obiettivi SMART possono essere adattati alle esigenze specifiche di ogni situazione. Tuttavia, seguire questi principi generali può aiutare a definire obiettivi più efficaci.

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I dati da inserire in un report delle campagne social

I contenuti di un report social media sono a discrezione aziendale, in quanto dipendono dagli obiettivi specifici. Tuttavia, ci sono alcuni dati rilevanti che è consigliabile inserire in ogni report, indipendentemente dagli obiettivi.

Per individuare i dati più rilevanti, è utile rispondere a tre semplici domande:

  • Cosa dimostrano i numeri riguardo la strategia social?
  • Cosa hai appreso dal pubblico?
  • I risultati deludenti sono dovuti alla tempistica?

Le risposte a queste domande possono essere fornite dalle seguenti informazioni:

  • Crescita del numero di follower nel tempo
  • Interazioni quotidiane delle pagine aziendali con il pubblico
  • Tasso di coinvolgimento
  • Analisi dei post performanti
  • Dati anagrafici dei follower

I punti fondamentali per creare un buon report

  1. Definire gli obiettivi, in modo da avere chiaro in mente qual è la direzione che il brand deve prendere per il futuro.
  2. Individuare gli stakeholder di riferimento, dirigenti, responsabili del team vendite, responsabili marketing…Ogni destinatario ha interessi diversi che devono avere risposta per lavorare bene
  3. Determinare il periodo di riferimento, settimanale, mensile, trimestrale
  4. Definire le metriche più pertinenti allo scopo
  5. Organizzazione del report, organizzare le metriche in modo che siano comprensibili ai destinatari. Completare con eventuali intuizioni, raccomandazioni e consigli utili per chi legge il report.

Presentazione del report

Per essere efficace, il report deve essere anche chiaro, accattivante e onesto.

Clarity

Un report non chiaro e difficile da leggere sarà inutile. È importante renderlo presentabile e accattivante, in modo da incuriosire il pubblico di riferimento.

Ecco alcuni consigli per migliorare la chiarezza di un report social media:

  • Utilizza un linguaggio semplice e diretto.
  • Evita jargon e acronimi tecnici.
  • Organizza le informazioni in modo logico.
  • Utilizza elementi visivi, come immagini e grafici.

Visuality

La mente umana è portata a ricordare più facilmente i contenuti se sono collegati ad elementi visivi. Ecco perché è importante utilizzare immagini e grafici nei report social media.

Ecco alcuni consigli per utilizzare gli elementi visivi in modo efficace:

  • Scegli immagini e grafici di alta qualità.
  • Assicurati che gli elementi visivi siano pertinenti ai dati che stai presentando.
  • Utilizza gli elementi visivi per evidenziare i punti chiave del report.

Honesty

Un report social media deve essere onesto, anche se i risultati sono negativi. Non mentire sui risultati negativi, che vanno necessariamente affrontati per poter migliorare.

Ecco alcuni consigli per essere onesti in un report social media:

  • Presenta i risultati negativi in modo chiaro e conciso.
  • Fornisci spiegazioni per i risultati negativi.
  • Suggerisci azioni per migliorare i risultati negativi.

Seguendo questi consigli, è possibile creare report social media che siano chiari, accattivanti e onesti. Questi report saranno strumenti prezioso per misurare l’efficacia delle strategie di marketing e per prendere decisioni informate per migliorare i risultati.

La scelta delle giuste metriche da monitorare

Scegliere le metriche giuste è una fase cruciale per un report delle campagne social di successo. Va individuato l’insieme di indicatori più adeguato al contesto e al social media in questione, evitando di monitorare dati non pertinenti.

Tra le metriche immancabili in un report delle campagne social media troviamo:

  • Engagement, la frequenza con la quale gli utenti interagiscono (commenti, like, condivisioni, retweet, clic). Più sono coinvolti, più è probabile che acquistino il prodotto
  • Copertura, il numero di utenti che hanno visto i contenuti e che sono dei potenziali lead o clienti
  • Hashtag, consentono di sapere di cosa parlano gli utenti, quali sono gli argomenti di tendenza, e di conseguneza, valutare l’impegno dell’azienda in riferimento ai trend
  • Dati demografici, evidenziano quali sono i segmenti di pubblico più coinvolti con il brand, permettendo di adeguare il contenuto in base al target che si intende raggiungere
  • Lead, i visitatori potenziali clienti
  • Conversioni, quando il lead diventa cliente in seguito ad una “call to action” (apertura email, download, abbonamento alla newsletter, scansione del codice QR…)
  • Impression, il numero di volte il cui il contenuto viene cliccato
  • Engagement, permette di valutare la rilevanza del contenuto. Individua i canali efficaci per il brand ed evidenzia i post che ottengono risultati migliori
  • Audience, il numero di coloro che partecipano alle conversazioni e risultano più attivi
  • Contenuto, monitora i post che hanno avuto maggiore successo e quelli che sono stati un fiasco
  • Click-through e bounce rate, è importante tenere traccia anche della provenienza online degli utenti. Nel primo caso si parla di coloro che visitano il sito aziendale provenendo dai social, nel secondo caso dal motore di ricerca o da campagne pubblicitarie a pagamento
  • Share of voice, quante volte gli utenti menzionano il brand sul web. Il dato può essere comparato con quello dei competitor.

Le varie tipologie di report

Tenendo presente le metriche principali, si possono realizzare report differenti. Ogni tipologia si focalizza su un aspetto particolare.

Sulla base degli obiettivi, si possono individuare 3 tipologie di report:

  • Regolari (svolti con regolarità, tengono conto delle metriche principali per dimostrare i progressi)
  • una tantum (creato in seguito ad una specifica campagna o il lancio di un prodotto)
  • di ricerca (legato al trend di un periodo)

Rispetto al tempo, possono essere:

  • giornalieri, per individuare cambiamenti repentini, come nel caso di uno specifico post
  • mensile, utile al management per fare confronti, per capire se un eventuale picco di successo di una campagna è stato un caso o meno
  • trimestrale, consente di valutare la performance di lungo periodo, di accertare se gli obiettivi sono stati raggiunti, e se ci sono stati progressi rispetto al periodo precedente

Il report può anche avere dei focus specifici:

  • focus sulle performance del brand, per confrontare i dati di tutti gli account del brand e individuare quello più adatto, relativamente ai punti di forza e di debolezza
  • focus sulla promozione del brand, consente di monitorare la reputazione e la notorietà del brand.